lunedì 13 gennaio 2014

Fraternità, fondamento della pace.

13a edizione della Marcia della Giustizia e della Pace Recanati-Loreto

Mentre la televisione snocciola imperturbabile percentuali sempre più sconfortanti sull'occupazione giovanile e dati allarmanti sul flusso inarrestabile di carrette del mare nel canale di Sicilia, il messaggio del Santo Padre per la 47a giornata della pace, nel porre a tema "la fraternità" come metodo e strumento concreto di pace, ci coglie quasi alla sprovvista.
Seppure da anni, insieme con tutta la Chiesa, non ci stanchiamo di proclamare in ogni occasione l'urgenza di contrastare i messaggi suadenti delle sirene del "dio mercato" - che, invitando a soddisfare i nostri bisogni individuali, finiscono col farci dimenticare l'innegabile natura sociale dell'uomo, l'innato bisogno di mettersi in relazione, di "sentirsi" fratelli - i timori generati da questo perdurante clima di crisi hanno probabilmente finito per appannarci la vista ed, in ultima analisi, indurito il cuore.
Non può pertanto che essere quanto mai opportuno il richiamo di papa Francesco alla fraternità, cui inevitabilmente finiscono con l'essere coniugati i due temi attualissimi dell'accoglienza degli immigrati e di un nuovo modo di vivere l'economia. Ecco allora spiegate le scelte del comitato incaricato della preparazione della tredicesima edizione della Marcia regionale della Giustizia e della Pace Recanati-Loreto, con l'invito al parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi, chiamato ad una testimonianza alla partenza dell'evento alle ore 17,30, nella parrocchia Cristo Redentore di Recanati, e il coinvolgimento del professor Stefano Zamagni, insigne studioso, già collaboratore di papa Benedetto nella stesura dell'enciclica "Caritas in veritate", fautore di una nuova economia, non più basata sulla speculazione ma proprio sulla relazione e sulla fraternità, al termine del cammino nella basilica di Loreto, intorno alle 21,30. In mezzo, lungo il cammino, diverse testimonianze di "pace e giustizia" concrete, nel quotidiano, tra le quali, su tutte, quella di Nizar Lama, giovane cristiano della chiesa cattolica di Betlemme.
Sarà, come ogni anno, occasione per ogni persona di buona volontà di testimoniare il proprio impegno per una pace concreta, fondata sulla giustizia costruita a partire dal riconoscimento della comune natura di figli di Dio, con tutti, qui e ora.

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